Il caso “trivelle” torna in Corte Costituzionale la prossima settimana, a poco più di un mese dal referendum. Il 17 aprile, infatti, sarà chiesto ai cittadini se vogliono abrogare la norma in base alla quale le concessioni petrolifere già rilasciate durano fino all’esaurimento dei giacimenti. Ma ci sono altri due importanti temi pendenti, su cui la Cassazione ha giudicato inammissibile il referendum: il piano aree, cioè lo strumento in base al quale pianificare, e il doppio regime per il rilascio dei titoli. Sei Regioni – Basilicata, Puglia, Liguria, Marche, Sardegna, Veneto – hanno sollevato conflitto d’attribuzione di fronte alla Consulta, con l’obiettivo di far rivivere i due referendum. E mercoledì 9 marzo la Corte affronterà la prima fase: dovrà valutare se i due conflitti sono ammissibili. Successivamente, in una prossima camera di consiglio, esaminerà il merito delle questioni proposte. (Ansa)
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