Sul territorio del Comune di Maruggio (TA), ed in particolare nel porto di Campomarino di Maruggio (TA) nonché nelle zone adiacenti ad esso, sono depositate masse di rifiuti, prevalentemente solidi di ignota provenienza. Nello specifico, da un’insenatura che sbocca sullo specchio d’acqua del porto stesso, è stata filmata la fuoriuscita di reflui di probabili rifiuti fognari. Fanghiglia, ampie chiazze di oli sparse all’ingresso dello scalo di alaggio e nello specchio acqueo antistante che costituiscono non solo un evidente degrado ambientale, ma anche un potenziale pericolo per la tutela della salute e della pubblica incolumità.
Per questo i consiglieri regionali M5S Antonio Trevisi e Marco Galante hanno deposito in data 3 marzo un’interrogazione all’Assessore alla Qualità dell’Ambiente Domenico Santorsola e all’Assessore alla Pianificazione Territoriale Anna Maria Curcuruto: “Mentre questa storia infinita sembra non risolversi, il degrado ambientale e igienico sanitario dilaga a discapito dei cittadini residenti, dei pescherecci, dei diportisti, dei bagnanti, ma anche delle attività commerciali, danneggiate dalla situazione. Le esalazioni maleodoranti si propagano dall’insenatura del porto sino al centro della zona balneare, rendendo l’aria irrespirabile.”
La società “Torre Moline”, nel corso della conferenza dei servizi del giugno del 2015, ha sostenuto che i lavori di dragaggio non sono di propria competenza, ma di voler essere parte attiva per la soluzione dell’intervento, salvo verificare quale sia l’ente preposto a sostenere i costi. Il Comune di Maruggio, ritenendo di essere dalla parte della ragione, nel settembre scorso ha avviato un atto di diffida nei confronti della Regione Puglia, chiedendo l’attivazione del procedimento di decadenza della concessione demaniale. La Regione, nell’ottobre 2015, con propria nota, ha ricordato che i lavori di dragaggio devono essere effettuati dal Comune di Maruggio e non dal concessionario.
“Vorremmo conoscere – proseguono i cinquestelle – quali procedure si intendono avviare al fine di tutelare e valorizzare la zona del porto di Campomarino di Maruggio (Ta) e se concretamente si intenda avviare un tavolo risolutivo tra Regione, Comune di Maruggio e il concessionario Torre Moline per capire quali siano effettivamente i costi per sull’esecuzione dei lavori di dragaggio del porto turistico, in attesa che si definisca definitivamente la competenza e, di conseguenza, la paternità dell’onere. Ad oggi continuiamo ad assistere – concludono – ad un mero rimpallo di responsabilità.”
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