La Fiom Cgil di Taranto scrive ai Commissari straordinari di Ilva (ma anche al direttore dello stabilimento, al ministro dell’Ambiente, ad Arpa Puglia e al presidente della Regione Emiliano) per chiedere un incontro sul caso diossina.
“In un documento a firma dell’ ing. Maurizio Onofrio datato 23.12.2015 avente ad oggetto “Analisi risultati misure di deposizione di PCDD/F” riguardanti lo stabilimento Ilva di Taranto – si legge nella lettera – emerge un picco di diossine nei mesi di novembre 2014 e febbraio 2015 rilevato dalla centralina di via Orsini (quartiere Tamburi). In data odierna si è tenuta una conferenza stampa di Arpa Puglia , alla quale ha preso parte una delegazione della Fiom-Cgil, in cui il orof. Assennato ha attribuito i picchi di diossina sopra citati a qualche anomalia nella gestione delle polveri derivanti dagli elettrofiltri dell’impianto di agglomerazione”.
Il sindacato chiede pertanto un incontro al fine di conoscere le modalità di manipolazione, gestione e trasferimento delle polveri degli elettrofiltri derivanti dal processo di sinterizzazione; ricevere informazioni sulle eventuali cause che hanno determinato i valori di diossine nei mesi di novembre 2014 e febbraio 2015; individuare possibili ripercussioni sulla esposizione al rischio dei lavoratori coinvolti.
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