Cominciano a uscire alla spicciolata i nomi relativi alle offerte ammissibili per l’acquisizione dell’Ilva, il cui termine per le manifestazioni d’interesse è scaduto ieri alle 18. Per ora sono nove quelle considerate ammissibili. Tra queste Arcelor Mittal (India); CSN Steel (Brasile); Erp Compliant Fuels (fondo USA); Marcegaglia; Arvedi; Cassa depositi e prestiti; Trasteel; Eusider. Nel pomeriggio era trapelato anche il nome di Amenduni, riportato da diverse agenzie di stampa.
In realtà, il Gruppo Valbruna della famiglia Amenduni-Gresele “smentisce in maniera categorica di aver presentato una manifestazione d’interesse per Ilva”. A quanto si apprende da fonti vicine al dossier, a presentare la manifestazione d’interesse e’ stato il gruppo Tecnotubi di Michele Amenduni, cugino degli Amenduni del gruppo Valbruna. Si sarebbe trattato, quindi, di un vero e proprio equivoco.
Radiocor riferisce di un’ulteriore offerta al vaglio dei commissari che giungerebbe dalla Cina e precisamente da P&C Shenzhen Fund. Le offerte provenienti da aziende italiane sarebbero 17, mentre quelle straniere 12. L’esame dell’ammissibilità da parte dei 29 soggetti che hanno presentato offerte proseguirà anche domani. Nelle prossime ventiquattro ore avremo sicuramente qualche certezza in più.
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