TARANTO – E’ tempo di riavvolgere il nastro. Domani il processo “Ambiente Svenduto” sul disastro ambientale prodotto dall’Ilva ripartirà dall’udienza preliminare e quindi dalla requisitoria dei pm. E’ questa la conseguenza della decisione assunta dalla Corte d’Assise di Taranto il 9 dicembre scorso, quando ha annullato il decreto che disponeva il giudizio. Questa la motivazione: nel verbale dell’udienza preliminare del 23 luglio scorso mancava l’indicazione del difensore d’ufficio per dieci imputati i cui avvocati quel giorno non erano presenti (leggi qui). Ora toccherà al gup Anna De Simone pronunciarsi sulle richieste di rinvio a giudizio. Ricordiamo che l’udienza vede coinvolte 44 persone fisiche e tre società (Ilva spa, Riva Fire e Riva Forni elettrici). Le parti civili sono circa un migliaio. Tra gli imputati ci sono Fabio e Nicola Riva, l’ex presidente Bruno Ferrante, l’ex governatore della Puglia, Nichi Vendola, l’ex presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido, l’attuale sindaco di Taranto, Ezio Stefano, l’ex responsabile Rapporti istituzionali Ilva, Girolamo Archinà. Domani InchiostroVerde seguirà da vicino l’udienza con il collega Nicola Sammali.
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