Dati che parlano chiaro: è del 7,1%, il calo della produzione siderurgica italiana registrato nel 2015; 22 milioni di tonnellate è la quantità di acciaio prodotta nel 2015; 4 milioni, sono le tonnellate di laminati piani perse nell’anno appena trascorso. Sono queste le cifre fornite ieri da “Il Sole 24 ORE” e riprese oggi dal sito internet del giornale di Confindustria.
A influire fortemente su questo trend è ovviamente l’attuale situazione dell’Ilva: “scende infatti a 22 milioni di tonnellate la produzione del 2015, con un calo del 7,1% rispetto allo scorso anno (che si assestava a 28,7 milioni di tonnellate)”. Secondo i dati di Federacciai, la produzione dei laminati lunghi, in sofferenza da anni a causa della crisi delle costruzioni, nei primi 11 mesi del 2015 è diminuita del 2,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (10,5 milioni di tonnellate). Anche quella dei laminati piani ha subito una perdita, pari a 4 milioni di tonnellate. Il quotidiano economico precisa, comunque, che “questa crisi dell’acciaio non ha coinvolto solo l’Italia ma anche la Cina. Il primo produttore al mondo ha subito una flessione nella produzione del 2,8% (calo record da 34 anni)”.
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