Il governo ha emanato un bando – che scade il 10 febbraio – per cercare soggetti interessati all’acquisto o all’affitto del gruppo e delle singole società. Nel frattempo, il decreto ha varato un prestito di 300 milioni di euro, indispensabile a far fronte alle esigenze finanziarie del gruppo, che nel corso del 2015 ha perso 20-30 milioni al mese, secondo una fonte a conoscenza del dossier. Ilva viene anche autorizzata a contrarre finanziamenti statali fino a 800 milioni di euro per continuare l’opera di risanamento ambientale, che dovrà terminare entro l’estate del 2017 (con un anno di proroga rispetto alla precedente normativa). Tali fondi sono concessi in prestito a Ilva, e andranno restituiti dall’azienda o dalla cordata che ne rileverà gli impianti. (Reuters)
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