“I sintomi lamentati dalla popolazione lizzanese,– dichiarano i consiglieri regionali M5S firmatari della richiesta di audizione Galante, Laricchia e Trevisi – sono proprio quelli tipici dovuti alla esposizione all’acido solfidrico presente nell’aria, come il bruciore agli occhi e al naso, mal di testa, nausea, ecc. già denunciati peraltro nei circa 800 esposti inviati alla Procura, nonché nelle numerose richieste di intervento presso la locale guardia medica.”
Nella discarica sono stati conferiti pitture e vernici di scarto, fanghi derivanti dalla depurazione delle acque, fanghi industriali, ceneri pesanti, scorie, Fluff e conce di pellame contenenti cromo.
“Dopo il sequestro, la discarica non ha avuto alcuna manutenzione – continuano i pentastellati – E a causa dell’omessa raccolta periodica del percolato e lasciando disattivate le torce di captazione, le località confinanti vengono investite massicciamente dai miasmi della discarica. La situazione è ormai insostenibile. Per questo riteniamo indispensabile, come anche suggeritoci dal consigliere comunale di Lizzano, Valerio Morelli (M5S), ottenere l’audizione dei soggetti coinvolti: l’Assessore Santorsola; del Presidente della Provincia di Taranto, Tamburrano; dei Sindaci dei comuni di Fragagnano, Monteparano, di Roccaforzata, di Faggiano, di Lizzano; del Presidente dell’associazione “Attiva Lizzano” Angelo del Vecchio, al fine di poter ottenere delle risposte – concludono i consiglieri – sulla modalità di gestione e soluzione di tale condizione in cui attualmente versano i cittadini del Comune di Lizzano.”
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