Con un gesto di grande amore e rispetto della vita – si legge nella nota della Asl – una giovanissima coppia di Taranto, dopo il decesso della loro bambina di appena 8 mesi, ha autorizzato il prelievo di organi consentendo all’equipe medica specialistica di avviare il protocollo e le procedure previste in questi casi. In pochissime ore sono giunti al Santissima Annunziata di Taranto, in aereo, atterrando presso l’aeroporto di Grottaglie, chirurghi da Bergamo, Bologna, Padova, i quali hanno potuto operare grazie al supporto medico, infermieristico e tecnico dei sanitari tarantini, diretti per l’occasione dal dottor Pasquale Massimilla, del reparto di Rianimazione del P.O. Centrale.
Il cuore della piccola tarantina è andato a Bologna; il fegato a Padova; l’intestino a Bergamo, dove era presente l’unico “ricevente compatibile” a livello Nazionale. Non è stato possibile espiantare pancreas e reni per mancanza di “donatori compatibili”. E’ facile intuire come l’evento chirurgico supera l’ordinarietà per più motivi. Primo tra tutti che la donatrice avesse 8 mesi; che l’ultimo intervento in parte simile, a Taranto, è avvenuto oltre 20 anni or sono; che in Italia è un evento raro (prelievo) su pazienti di pochi mesi di vita. Tutto questo è una ulteriore conferma della statura professionale dei sanitari dell’Asl di Taranto. Il collegio specialistico diretto dal dottor Pasquale Massimilla era composto dai dottori Fusillo, Montrone, Carbotti, i quali hanno ringraziato più volte i genitori della bambina per aver dato speranze di vita ad altri pazienti, cementando la cultura della donazione.
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