Ilva, i sindacati chiedono garanzie su integrazione salari – A Genova clima rovente: occupata sala Comune
TARANTO – In mattinata si è svolto l’incontro tra le organizzazioni sindacacali e l’Ilva per l’avvio della discussione sulla procedura del contratto di solidarietà di tipo difensivo in scadenza il 2 marzo 2016. L’azienda ha previsto un esubero temporaneo massimo di 3519 per i prossimi 12 mesi, rispetto agli attuali 4074 della procedura in essere. Tale riduzione dei numeri è frutto degli attuali assetti produttivi e di marcia degli impianti (17000 tonnellate di ghisa giornaliere). Da venerdì 15, è previsto l’inizio del confronto tra RSU e Direzione Aziendale su tutte le aree dello stabilimento, rispetto all’applicazione dello stesso contratto di solidarietà.
“Fim, Fiom e Uilm – si legge in una nota stampa a firma di Rsu e segreterie – nel confronto odierno hanno sollevato diverse questioni di merito: prospettiva industriale e futuri assetti dell’Ilva di Taranto; richiesta di integrare il salario dei lavoratori rispetto anche ad un peggioramento normativo introdotto dai decreti attuativi del Jobs act; richiesta di ulteriore diminuzione sui numeri degli esuberi temporanei. L’azienda ha dichiarato di non essere nelle condizioni di poter integrare il salario rispetto a quanto garantito dalle normative attuali”. Prendendo atto della indisponibilità da parte aziendale sull’integrazione al reddito, e considerando la discussione in corso in Parlamento sul decreto e l’avvio del bando per la cessione del gruppo Ilva, i sindacati “valuteranno da subito iniziative che portino a dare garanzie a tutti i lavoratori, sia su una maggiore tutela del salario, sia sulla prospettiva futura”.
A GENOVA CLIMA ROVENTE

