Ore, e’ stata infatti segnalata la presenza a Roma negli uffici del Governo di alcuni emissari del gruppo. Aumenta anche il favore degli imprenditori italiani, chiamati dal Governo a provare a comporre una cordata italiana imbastita finanziariamente sulla Cassa Depositi e Prestiti, intorno all’ipotesi di un uomo forte come Paolo Scaroni alla guida dell’Ilva. Assume cosi’ una consistenza maggiore il pressing che il Governo ha iniziato un mese e mezzo fa e ha intensificato sull’ex a.d. di Eni nel periodo natalizio, in concomitanza con la predisposizione del bando dell’Ilva. (MilanoFinanza)
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