L’obiettivo è colpire le sacche di inciviltà che purtroppo impediscono alla raccolta differenziata “porta a porta” di esprimere tutto il suo potenziale. Non saranno assolutamente tollerati, quindi, gli errori più comuni che sono compiuti conferendo i rifiuti differenziati: il mancato rispetto del calendario e degli orari, la non conformità dei rifiuti presenti nelle “pattumelle” (a solo titolo di esempio, materiale organico nel contenitore della plastica), la presenza dei contenitori al di fuori delle proprietà private o condominiali in orari diversi da quelli di conferimento, l’abbandono abusivo dei rifiuti per strada. Quanto elencato, e non solo, comporta il mancato raggiungimento degli obiettivi di raccolta (che si ripercuote sui contribuenti in termini di maggiori oneri fiscali) e l’impiego imprevisto di risorse umane ed economiche. Le sanzioni previste dall’ordinanza oscillano da un minimo di 25 euro a un massimo di 500 euro, in relazione alla gravità dell’inosservanza contestata. Tutte le informazioni utili per conferire correttamente i rifiuti nelle zone in cui è attivo il servizio “porta a porta”, in ogni caso, sono consultabili sul sito internet www.amiutaranto.it nella sezione “Raccolta differenziata”.
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