Ma soprattutto pochi giorni fa è stata recapitata al governo italiano la lettera formale con cui si preannuncia l’apertura della “procedura di infrazione” per i finanziamenti forniti all’Ilva. Il documento è stato firmato dal commissario alla Concorrenza, Margrethe Vestager, e punta l’indice sull’ultimo prestito da trecento milioni considerato anche questo un “aiuto di Stato”. Sul caso Ilva il governo però insiste e punta l’attenzione sulla circostanza che non si tratta di un semplice “salvataggio”, ma anche di un’operazione finalizzata al risanamento ambientale. E secondo l’esecutivo italiano, proprio la disciplina europea prevede l’intervento pubblico in questi casi. La procedura di infrazione non è stata ancora completata, ma se l’esito dovesse essere negativo, Palazzo Chigi è pronto ad attivare il ricorso alla corte di Giustizia. “Noi siamo sicuri di aver fatto tutto quello che si dovesse fare per salvare la principale azienda siderurgica del Paese”, ha detto questa mattina il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Graziano Delrio. (Fonte: RaiNews)
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