“Stiamo parlando solo di indagini – dice D’Amato – e la giustizia ci dirà, con i suoi tempi, se e quali reati sono stati commessi e da chi. Gli ulivi e l’economia pugliesi, pero’, hanno bisogno di risposte immediate. E per questo chiedo ancora una volta alla Commissione europea di uscire dai rigidi schemi in cui finora ha operato, allargando il campo della ricerca scientifica e prendendo in considerazione quelle pratiche alternative che, grazie alla buona volontà di esperti e organizzazioni del territorio, stanno già dando dei risultati. Di sicuro dei risultati molto più promettenti – conclude l’eurodeputata M5S – di quelli visti finora con gli abbattimenti”.
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