Riceviamo e pubblichiamo nota stampa di Fabio Matacchiera, presidente del Fondo Antidiossina onlus.
Si vede perfettamente che l’intera superficie, di oltre 5 ettari di estensione, risulta devastata dalla continua e martellante azione di scarico delle paiole contenenti soprattutto scarti di ghisa fusa provenienti dalle acciaierie 1 e 2 dell’Ilva di Taranto. L’area in questione, oltre a non essere pavimentata, è anche priva di copertura e non è nemmeno dotata di sistemi adeguati di aspirazione fumi. Ricordiamo che era stata prevista dall’Aia la pavimentazione e la copertura di tutta la superficie e che poi, per mancanza di disponibilità economica, si era passati alla installazione delle sole cappe mobili. Dalla visione del video possiamo, invece, facilmente rilevare che le cappe mobili o non ci sono, o sono totalmente inefficienti. Inoltre, siamo testimoni che l’azione di svuotamento delle paiole (contenenti gli scarti incandescenti delle acciaierie dell’Ilva, il cui contatto con il suolo causa la dispersione nell’ambiente di imponenti quantità di fumi non convogliati) si verifica durante ogni notte a intervalli di 50 – 60 minuti l’una dall’altra. Per tali accadimenti reiterati, il Fondo Antidiossina inoltrerà alla procura di Taranto un altro esposto denuncia.
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