Nonostante il degrado generalizzato e lo sconforto derivante dalla rassegnazione dei più, i volenterosi cittadini spendono parte del loro tempo libero per la cura del nostro bene comune più grande, l’ambiente, e rimuovono gli impressionanti cumuli di rifiuti per provare la grande soddisfazione di ammirare angoli di territorio finalmente puliti.
La tenacia dei volontari di Plasticaqquà, per alcuni paragonata a una strana forma di follia o considerata semplicemente inutile, rappresenta invece una speranza per Taranto, un esempio che tutti i cittadini dovrebbero imitare. L’inversione di tendenza necessaria a risollevare le
sorti della città non deve essere delegata a terzi, ognuno di noi nel suo piccolo può far qualcosa per contrastare il degrado in cui viviamo ormai da troppo tempo. Un ringraziamento particolare va al piccolo Roberto che stamattina si è impegnato a ripulire ciò che i grandi avevano abbandonato impunemente sulle sponde del nostro amato Mar Piccolo.
Rossella Baldacconi, PhD in Scienze Ambientali
Scatta un nuovo allarme sull’IMU, da metà settembre le sanzioni avranno un vero e proprio…
Un medico francese è sospettato di aver avvelenato 30 pazienti, 12 dei quali sono morti.…
Una famiglia ha prenotato una casa vacanze su Booking.com. Purtroppo al loro arrivo non hanno…
Vietati i graffi nelle automobili, questa volta partono ufficialmente sanzioni da oltre 300 €. Ecco…
Grandissime e importantissime novità per gli italiani: potrete dire addio definitivamente ai controlli fiscali. A…
Quando ancora non esisteva il termine in psicologia criminale, una serial killer ha operato indisturbata…