Nonostante il degrado generalizzato e lo sconforto derivante dalla rassegnazione dei più, i volenterosi cittadini spendono parte del loro tempo libero per la cura del nostro bene comune più grande, l’ambiente, e rimuovono gli impressionanti cumuli di rifiuti per provare la grande soddisfazione di ammirare angoli di territorio finalmente puliti.
La tenacia dei volontari di Plasticaqquà, per alcuni paragonata a una strana forma di follia o considerata semplicemente inutile, rappresenta invece una speranza per Taranto, un esempio che tutti i cittadini dovrebbero imitare. L’inversione di tendenza necessaria a risollevare le
sorti della città non deve essere delegata a terzi, ognuno di noi nel suo piccolo può far qualcosa per contrastare il degrado in cui viviamo ormai da troppo tempo. Un ringraziamento particolare va al piccolo Roberto che stamattina si è impegnato a ripulire ciò che i grandi avevano abbandonato impunemente sulle sponde del nostro amato Mar Piccolo.
Rossella Baldacconi, PhD in Scienze Ambientali
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