Nonostante il degrado generalizzato e lo sconforto derivante dalla rassegnazione dei più, i volenterosi cittadini spendono parte del loro tempo libero per la cura del nostro bene comune più grande, l’ambiente, e rimuovono gli impressionanti cumuli di rifiuti per provare la grande soddisfazione di ammirare angoli di territorio finalmente puliti.
La tenacia dei volontari di Plasticaqquà, per alcuni paragonata a una strana forma di follia o considerata semplicemente inutile, rappresenta invece una speranza per Taranto, un esempio che tutti i cittadini dovrebbero imitare. L’inversione di tendenza necessaria a risollevare le
sorti della città non deve essere delegata a terzi, ognuno di noi nel suo piccolo può far qualcosa per contrastare il degrado in cui viviamo ormai da troppo tempo. Un ringraziamento particolare va al piccolo Roberto che stamattina si è impegnato a ripulire ciò che i grandi avevano abbandonato impunemente sulle sponde del nostro amato Mar Piccolo.
Rossella Baldacconi, PhD in Scienze Ambientali
L'Italia pensa alla modernizzazione militare. Crosetto scommette su carri armati e forze corazzate. Nuova strategia.…
Un voto che riscrive la storia americana e tutto comincia dalla città New York che…
Il segreto di Stratford. Esiste un manoscritto di cui si ignorava l'esistenza che riscrive la…
Finalmente una bellissima notizia per gli italiani: potreste dire definitivamente addio al bollo auto… grazie…
Halloween è stato da brividi al botteghino, ma non nel senso che pensate. E' stato…
Ancora un’importante novità in campo finanziario: presta attenzione, perché potresti vederti rifiutare il bancomat al…