Erano in corso da tempo servizi di osservazione, controllo e pedinamento di alcuni soggetti sospettati di essere gli autori dei furti di “oro rosso” e ieri c’è stato l’epilogo. Una squadra di militari del Nucleo Investigativo stava monitorando da diverse ore un’area di cantiere adibita allo stoccaggio del materiale in genere. Proprio qui, verso le 13, è giunta una Jeep con a bordo l’uomo che pensando di farla franca ha iniziato a sezionare un grosso cavo in rame, della lunghezza di circa 20 metri, mediante l’utilizzo di una tronchese ad olio, riponendo gli spezzoni all’interno del bagagliaio del suo veicolo.
Al termine dell’operazione ha occultato il materiale con una coperta e si è recato al varco magazzino per tentare di guadagnare l’uscita dallo stabilimento. Qui il personale di vigilanza, opportunamente avvisato dai militari operanti, ha fermato il mezzo. All’interno del bagagliaio dell’autovettura sono stati rinvenuti numerosi cavi di rame, per un peso complessivo di 320 Kg. La refurtiva del valore commerciale di circa 2.500,00 euro, è stata subito restituita all’azienda, mentre l’autovettura, una Chrysler Jeep e la cesoia utilizzata sono state sottoposte a sequestro. L’uomo è stato arrestato e su disposizione del P.M. di turno, presso la Procura della Repubblica del capoluogo jonico, dott.ssa Giovanna Cannarile, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso il suo domicilio, a Castellaneta Marina.
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