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Polveri sottili, Peacelink sfida il sindaco di Taranto

Riceviamo e pubblichiamo nota stampa a firma di Alessandro Marescotti, presidente di Peacelink.

La ASL di Taranto ha fissato un livello di PM10 (polveri sottili) a partire dal quale si raccomandano delle precauzioni per la popolazione sensibile (bambini, anziani, cardiopatici, ecc.). Tale livello di concentrazione (> 25 microgrammi/m3) si supera in questo periodo generalmente quando il vento proviene dall’area industriale. Il sindaco nega che vi siano stati superamenti che richiedano precauzioni. Noi lo smentiamo nettamente. Dati alla mano sottolineamo che ha torto.

Noi infatti segnaliamo che vi sono stati in questi giorni vari superamenti del livello di precauzione che suggeriscono raccomandazioni (livello 1) ben specificate dalla ASL. Questi superamenti che segnaliamo sono ricavati dalle centraline ARPA e riguardano il superamento della concentrazione giornaliera di 25 microgrammi a metro cubo. Sfidiamo il Sindaco in un pubblico dibattito a negare i dati che adesso forniamo per il mese in corso:

centralina ARPA di Via Machiavelli (quartiere Tamburi, Taranto): superamenti PM10 nei giorni 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 dicembre;
centralina ARPA di Via Archimede (quartiere Tamburi, Taranto): superamenti PM10 nei giorni 2, 3, 4, 7 dicembre;
centralina ARPA di Via Alto Adige (Taranto): superamenti PM10 nei giorni 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 dicembre;
centralina ARPA di San Vito (Taranto): superamenti nei giorni 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 dicembre;
centralina ARPA di Talsano (Taranto: superamenti nei giorni 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 dicembre.
Inoltre anche a Statte vi sono stati superamenti. I dati ARPA indicano superamenti nei giorni 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 dicembre.

Il quei giorni sarebbe dovuta giungere alla popolazione esposta la seguente raccomandazione della ASL: “Si consiglia ai soggetti particolarmente sensibili di programmare eventuali attività sportive all´aperto nelle ore in cui i livelli di inquinamento sono inferiori, ovvero fra le ore 12 e le 18. Arieggiare gli ambienti chiusi negli stessi orari”.
Ma questo dipendeva dal Sindaco. Nella conferenza stampa di oggi viene negato dal Sindaco di Taranto il rischio stesso. Invece la ASL nel suo rapporto non dice che non esiste alcun rischio, ma scrive: “Le concentrazioni di particolato sono ancora sotto il “limite per la protezione della salute umana”; tuttavia già a questi livelli è opportuno che individui particolarmente sensibili (es. asmatici, cardiopatici, bambini, anziani) cerchino di adottare precauzioni per ridurre la propria esposizione”. E perché la ASL si cautela indicando misure precauzionali? Lo scrive la ASL nel suo rapporto al sindaco:

“Esiste associazione tra le variazioni di breve periodo dell’inquinamento urbano e la mortalità anticipata (prematura) della popolazione ad esso esposta”. E aggiunge: “Le dimensioni del fenomeno non sono enormi, ma rivestono notevole interesse in termini di salute pubblica, a causa del numero di soggetti esposti (popolazione)”. La ASL specifica inoltre una cosa molto importante: “Anche a basse dosi (inferiori pure a quelle considerate come limite minimo dagli standard di qualità dell’aria normati in Europa) sono possibili degli effetti sulla salute umana”. E conclude: “I soggetti anziani (età > 65 anni), quelli affetti da patologie croniche, defedati e immunodepressi, bambini sono i più colpiti”. (vedere schermata allegata “effetti avversi anche a basse dosi)

Non a caso l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) indica come limite da adottare la concentrazione di 20 microgrammi a metro cubo per il PM10 in considerazione delle conseguenze sanitarie. Anche esposizioni elevate di breve periodo (poche ore) possono produrre immediati effetti avversi sulla salute come ictus e infarti.

Un recente studio del Langone Medical Center dell’università di New York sottolinea la relazione tra inquinamento atmosferico e decessi per malattie cardiache. Un incremento della presenza di particolato in atmosfera, ad esempio 10 microgrammi per metro cubo d’aria, fa crescere il rischio di decessi per malattie cardiache del 10%, mentre quello per malattie respiratorie nei non fumatori aumenta del 27%. Alla luce di questi dati appare del tutto destituito di ogni fondamento scientifico la dichiarazione del Sindaco di Taranto secondo cui “attualmente la città non è a rischio”. Sfidiamo il Sindaco di Taranto ad un pubblico confronto sui dati che abbiamo fornito con questo comunicato.

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