Posted by Inchiostroverde.it on Mercoledì 9 dicembre 2015
COSA E’ ACCADUTO
Il decreto del gup che il 23 luglio ha disposto il giudizio è stato dichiarato nullo. In pratica, come aveva rilevato il procuratore aggiunto Pietro Argentino all’inizio della seduta odierna, nel resoconto della penultima seduta dell’udienza preliminare, precisamente nel verbale, mancava il nome del difensore di ufficio di una decina di imputati, tra cui Nicola Riva, che in quella occasionesostituiva i rispettivi difensori di ufficio. La Procura della Repubblica sosteneva che si trattava di una nullità relativa mentre i difensori hanno sostenuto la nullità assoluta. La Corte di assise, presieduta da Michele Petrangelo, ha deciso di tornare in udienza preliminare dove si ricomincerà da capo per tutti gli imputati.
LA DELUSIONE DI BONELLI – «Non ho parole e sono profondamente addolorato e sconcertato dall’annullamento del processo Ambiente Svenduto», ha commentato Angelo Bonelli dei Verdi che ha aggiunto:«Ora le posizioni di alcuni imputati con molta probabilità andranno in prescrizione perchè in Italia accade che per la mancata trascrizione su un verbale di un nome di un avvocato slitta un processo tra i più gravi della storia della Repubblica italiana e così i morti e gli avvelenati di Taranto dovranno ancora attendere per avere giustizia. Questa Italia che con virgole e punti fa saltare processi, non mi piace questo non è l’Italia che vorrei».
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