A questo si è aggiunto l’abbandono dell’aula consiliare da parte del Sindaco Alabrese e del capo gruppo del Partito Democratico, che non hanno fatto nulla per acquietare la rabbia e l’incredulità dei cittadini per queste importanti assenze. Il consiglio comunale si è concluso con un nulla di fatto. Ci saremmo aspettati almeno una presa di posizione da parte dell’Amministrazione comunale, che invece non ha fatto altro che confermare, con il suo atteggiamento, le nostre preoccupazioni e denunce sul futuro dell’Ospedale. Infatti, un documento di fine novembre a firma del Direttore Generale dell’Asl di Taranto, spedito a Giovanni Gorgoni, Giovanni Campobasso e quindi al Presidente Michele Emiliano, palesa in modo netto ed inequivocabile il ridimensionamento e non la rimodulazione dell’ospedale di Grottaglie e non solo. I dirigenti dell’ospedale e i politici regionali si comportano non come interfaccia tra la popolazione e operatori ospedalieri, ma come liquidatori di un presidio ospedaliero senza coinvolgere nessuno in una discussione che forse avrebbe potuto suggerire soluzioni ed ipotesi di rimodulazione dell’Ospedale San Marco.
Ecco perché giorno 03.12.2015 in Consiglio non c’era nessuno dei consiglieri regionali e meno che mai dalla Regione, di fatto l’Ospedale sulla carta per loro è stato già chiuso, salvo che singoli cittadini, movimenti, associazioni e politici intellettualmente onesti non si oppongano a questa decisione presa sulla loro testa e non organizzano immediatamente delle iniziative di lotte. La Federazione Provinciale di Taranto del Partito della Rifondazione Comunista è pronta a dare il proprio contributo sia in termini di proposte che di lotta. E gli altri? Si passi dalle parole ai fatti.
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