LECCE – «Nei punti lungo il tracciato del microtunnel in cui a maggio scorso furono effettuati i sondaggi geognostici, sono in corso lavori per il ripristino dello stato dei luoghi. In particolare a mezzo della stessa macchina che effettuò a suo tempo i carotaggi, vengono rimossi i tubi (circa 10 cm di diametro) in PVC e calcestruzzo per mezzo dei quali è stato monitorato il sottosuolo. I “buchi” saranno quindi riempiti fino a circa un metro dal suolo con una miscela certificata di ghiaia e sabbia proveniente da una cava locale; in superficie, infine sarà ripristinato lo strato vegetale». E’ quanto si legge in una nota stampa di TAP – Trans Adriatic Pipeline che fa il punto sulle attività relative al gasdotto internazionale che prevede l’approdo a Melendugno, nel Salento. «Nei prossimi giorni – si legge – saranno avviate nell’area del futuro cantiere del microtunnel le abituali ricerche di eventuali residuati bellici da bonificare. Si tratta di indagini non invasive, effettuate con metal detector da personale specializzato: i risultati saranno validati dai competenti uffici del Ministero della Difesa. Nel frattempo, sempre nell’area che ospiterà il cantiere del micro tunnel, TAP prosegue con le attività di potatura degli ulivi nei terreni su cui ha acquisito i diritti, in ottemperanza alle previsioni del decreto Xylella.
