Il consigliere pentastellato parla di “situazione esplosiva” a Taranto e punta il dito contro coloro che in questi mesi “hanno illuso gli operai, le imprese dell’indotto e i cittadini, con ampie rassicurazioni asserendo che la situazione fosse sotto controllo come ammesso dallo stesso Governatore pugliese”. Ed è proprio ad Emiliano che Galante rivolge le accuse più pesanti: “Serve il coraggio di avviare un cambiamento radicale – secondo il pentastellato – un coraggio che Emiliano sta dimostrando di non avere continuando a fare lo stesso gioco di Renzi: vecchie soluzioni non concretizzabili. L’Ilva va chiusa, lo diciamo da sempre solo noi del M5S, l’unico Piano da realizzare è quello che prevede la dismissione degli impianti e la bonifica delle aree.”
Il consigliere Galante si aggrega poi all’appello dell’associazione ambientalista Peacelink di Taranto per chiedere alle Istituzioni responsabili della salute dei tarantini ed in particolare al Sindaco Ippazio Strafano l’emanazione di un’ordinanza urgente per fermare la cokeria dell’Ilva di Taranto. Secondo i meteorologi il vento che soffierà nei prossimi giorni porterà sulla città un carico di polveri provenienti dall’ILVA: sostanze cancerogene come Pm10 (polveri sottili) e Ipa (idrocarburi policiclici aromatici).
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