“Una decisione gravissima, sia per le risorse che vengono cosi’ sottratte a Taranto e ai tarantini, sia per lo schiaffo dato al Paese. Il governo italiano alzi la voce, se ha davvero interesse a farlo, e almeno una volta si faccia valere a livello internazionale”. Cosi’ l’eurodeputata del Movimento 5 Stelle, Rosa D’Amato, commenta lo stop della Corte dei reclami penali del Tribunale federale svizzero, che ha annullato la decisione dei giudici di Zurigo di far rientrare un miliardo e duecento milioni sequestrati dai magistrati di Milano in una delle inchieste sulla gestione dell’Ilva. “Al di là degli aspetti strettamente tecnici della sentenza – continua D’Amato – resta il fatto che su questi fondi il governo italiano non ha fatto nulla per garantire trasparenza in merito al loro eventuale riutilizzo. Noi abbiamo chiesto fin dal primo minuto che tali risorse non finiscano ai creditori o a meri interventi sull’impianto, ma che vadano alle operazioni di bonifica del territorio, in base al principio di ‘chi inquina paga’. Il governo abbia un moto d’orgoglio – conclude – e si attivi per far rientrare questi capitali. Una volta fatto cio’, pero’, ci vuole anche uno scatto di coscienza, ridando ai tarantini quello che meritano: un territorio bonificato dal veleno dell’Ilva”.
