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Brindisi, Salute Pubblica: “Wind Day anche qui come a Taranto”

Salute Pubblica ha chiesto con una lettera al sindaco di Brindisi, inviata anche al Prefetto, Alla Protezione Civile, agli Assessori Regionali all’Ambiente ed alla Salute ed al Direttore Generale di ARPA Puglia, di istituire come a Taranto procedure denominate WIND DAY in cui, in presenza di condizioni metereologiche che espongono le popolazioni alle emissioni industriali e portuali, siano dettate prescrizioni alle industrie e inviate raccomandazioni alla popolazione perchè siano minimizzate le esposizioni nocive dei cittadini ed in particolare delle persone a rischio (bambini e ammalati per cardiopatie e pneumopatie). Tale richiesta si basa su evidenze scientifiche di effetti sanitari avversi sulla popolazione di Brindisi anche per concentrazioni di inquinanti all’interno dei limiti di legge.

Di seguito il testo della richiesta:

Numerosi studi epidemiologici e analisi di dati sulla qualità dell’aria, condotti sulle emissioni in atmosfera prodotte dagli insediamenti industriali presenti a Brindisi, hanno messo in chiara evidenza che:

  1. effetti sanitari si registrano in danno della popolazione anche per livelli di esposizioni rientranti nei limiti massimi previsti dalla normativa;

  2. tali effetti hanno una relazione con le condizioni meterologiche in quanto, in presenza di venti provenienti da Sud ad Est, quando cioè la città o parte di essa risulta a valle dell’area industriale-portuale, gli eventi avversi si intensificano.

Al fine di attuare una seria attività di prevenzione a tutela della salute pubblica si renderebbe necessario predisporre un sistema informativo che fornisca ai cittadini consigli utili sui comportamenti da adottare (es. chiudere le finestre delle abitazioni o delle scuole, evitare la sosta prolungata all’aperto in determinati quartieri) rivolto in particolare ai bambini e ai soggetti a rischio per patologie che notoriamente si aggravano per incrementi di macro e microinquinanti, se pur al di sotto del tetto massimo ammissibile per legge.

Si tratta di misure preventive da mettere in atto sia nelle condizioni normali di esercizio ed ancor più nelle condizioni straordinarie a cui, paradossalmente, negli ultimi anni si assiste con frequenza abnorme.

Parallelamente, in determinate condizioni meteorologiche, sarebbe necessario prevedere anche specifiche prescrizioni per le aziende. E’ noto, infatti, che per la città di Taranto una specifica legge regionale impone ad Ilva di attuare una serie di interventi volti a ridurre le emissioni di inquinanti in atmosfera in presenza di particolari condizioni (wind-days), caratterizzate da venti intensi con direzione di provenienza che determina un impatto negativo sulla qualità dell’aria nel quartiere Tamburi di Taranto.

In particolare a Brindisi è stato scientificamente dimostrato che per incrementi di NO2, PM10 ed SO2 di 10 μg/m3 si rileva un aumento dei ricoveri e decessi per malattie cardiorespiratorie e cerebrovascolari in particolare nei soggetti anziani (Serinelli e colleghi, Effetti acuti dell’inquinamento a Brindisi: analisi case-crossover 2010). Inoltre tali eventi si verificavano più frequentemente quando i venti spiravano dai quadranti da SUD ad EST (Gianicolo e colleghi, Acute effects of urban and industrial pollution in a government-designated “Environmental risk area”: the case of Brindisi, Italy. 2013).

Si fa presente che, sulla base di tali studi scientifici, gli Enti regionali hanno ritenuto che anche Brindisi dovesse rientrare nelle previsioni della Legge Regionale n. 21/2012 istitutiva dello strumento della Valutazione del Danno Sanitario.

Alla luce di tali elementi appare assolutamente necessario adottare una procedura simile a quella del WIND DAY per proteggere la popolazione dagli effetti sanitari provocati dalle emissioni industriali del Polo di Brindisi.

Inoltre, in un’area decretata a rischio di incidente rilevante, si ritiene non ulteriormente differibile l’adozione di un Piano Comunale di Emergenza, fruibile da tutti i cittadini, poiché ad oggi il Comune di Brindisi ne risulta sprovvisto, come si evince dal sito della Protezione Civile Nazionale.

http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/piani_di_emergenza_puglia.wp#Brindisi

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