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Tap a Brindisi? M5S annuncia battaglia contro la proposta di Emiliano

Il Presidente Emiliano vuole portare il Trans Adriatic Pipeline (TAP) a Brindisi, nella centrale Enel Federico II di Cerano. L’arcano, se mai c’è stato, si è ora finalmente palesato” così interviene nel merito della questione TAP il consigliere del Movimento 5 Stelle di Brindisi Gianluca Bozzetti che prosegue: “terminata la campagna elettorale non è più necessario ammiccare ai cittadini e da buoni soldatini bisogna rispettare il volere del Governo nazionale.”

Il consigliere pentastellato rievoca un episodo di qualche mese fa quando, nel corso della campagna elettorale in un confronto tra i candidati andato in onda su SKY, il Presidente Emiliano, ad una specifica domanda su un eventuale approdo alternativo del TAP, rispose con “un assordante silenzio e nessuna presa di posizione ufficiale. Il rischio di perdere voti in quella circostanza era troppo alto. Prendiamo atto che – prosegue Bozzetti – così come fatto anche per il problema Xylella ed in pieno stile “vecchia classe politica”, quanto affermato in campagna elettorale o volutamente sottaciuto, è stato puntualmente disatteso dal presidente Emiliano una volta conquistata la massima poltrona regionale, così disatteso è stato il volere dei cittadini e dei suoi elettori.”

Bozzetti ribadisce la posizione di contrarietà al TAP del gruppo M5S: “Ribadiamo in maniera forte il nostro NO TAP ovunque, si tratta di un’opera inutile da tutti i punti di vista: energetico, ambientale e occupazionale.  – e si rivolge direttamente al Presidente della Regione – Consiglio al Presidente Emiliano, prima di lanciarsi in tali audaci dichiarazioni, di informarsi adeguatamente sull’emergenza che la centrale Federico II di Cerano causa all’intera cittadinanza brindisina, e non solo. Prima di prendere decisioni che avrebbero conseguenze considerevoli sul nostro territorio, gli consiglierei inoltre di confrontarsi direttamente con miei concittadini; sono sicuro – conclude Bozzetti – che rimarrebbe piacevolmente stupito dalla competenza in materia energetica/ambientale dei brindisini, così come sono sicuro che la risposta della cittadinanza sarebbe un unanime NO. Sia chiaro – conclude il consigliere cinquestelle – che i brindisini non sono più disposti a sacrificare il loro territorio in nome di logiche di sviluppo obsolete e non faranno sconti a nessuno. Se davvero ancora una volta non verrà rispettato il volere dei cittadini potremmo arrivare a trasformare un possibile cantiere TAP in un nuovo cantiere TAV 2.0. Il presidente Emiliano e i politici che pensano di trasformare Brindisi in una terra di conquista industriale, sono avvisati.”

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