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Un libro sui “Legami di Ferro” tra il Brasile e il quartiere “Tamburi” di Taranto

In Amazzonia viene estratto il minerale di ferro che arriva a Taranto per essere trasformato in acciaio dall’ILVA: è una grande multinazionale brasiliana, la “Vale”, ad estrarre il minerale per le acciaierie provocando gravi danni all’ecosistema della foresta amazzonica. E’ lo stesso minerale ferroso che, quando spira il vento, “vola” sul Quartiere Tamburi depositandosi dappertutto e creando quella caratteristica patina rossiccia che viene respirata a pieni polmoni dai cittadini. Questo minerale, dunque, crea un “legame di ferro” che unisce l’Amazzonia e il Quartiere Tamburi di Taranto.

A questa situazione è dedicato il libro “Legami di ferro”, scritto da Beatrice Ruscio per la casa editrice Narcissus self-publishing, con il sottotitolo “Dalla miniera alla fabbrica. Dal cuore dell’Amazzonia brasiliana al quartiere Tamburi di Taranto”. Il volume sarà presentato dall’autrice Beatrice Ruscio a Taranto, presso la Biblioteca “Marco Motolese”, in via Lisippo al Quartiere Tamburi, domani, alle ore 17.30. Interverranno Carmen Galluzzo Motolese, presidente Club UNESCO Taranto e Associazione “Marco Motolese”, Fulvia Gravame, responsabile nodi di Peace Link Taranto, Gianfranco Orbello, presidente ISDE Taranto, e Alessandro Marescotti, presidente Peace Link Taranto.

Il libro “Legami di ferro” parla di una delle maggiori multinazionali minerarie del mondo, la Vale, e del più grande stabilimento siderurgico d’Europa, l’Ilva di Taranto. Parla del Quartiere Tamburi e di Piquiá de Baixo in Amazzonia, di inquinamento e di resistenza, di storie di malattie e di voglia di vivere, di ricostruire, parla di idee, speranze, coraggio e determinazione. È un libro che vuole essere un ponte, capace di attraversare l’oceano e unire le voci, i cuori

L’iniziativa si inquadra nelle attività culturali e sociali che, attraverso la Biblioteca “Marco Motolese”, svolgono il Club UNESCO Taranto e l’Associazione Marco Motolese avendo come linee guida quelle del Manifesto UNESCO per le biblioteche pubbliche: “La libertà, il benessere e lo sviluppo della società e degli individui sono valori umani fondamentali. Essi potranno essere raggiunti solo attraverso la capacità di cittadini ben informati di esercitare i loro diritti democratici e di giocare un ruolo attivo nella società. La partecipazione costruttiva e lo sviluppo della democrazia dipendono da un’istruzione soddisfacente, così come da un accesso libero e senza limitazioni alla conoscenza al pensiero, alla cultura e all’informazione”.

 

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