Un’interrogazione alla Commissione europea per verificare se la centrale termoelettrica di Cerano (Brindisi) abbia violato o meno le direttive Ue su inquinamento e rifiuti e se, in caso di violazione, siano state aperte procedure di infrazione a carico dell’Italia. L’interrogazione è stata presentata dall’eurodeputata del Movimento 5 Stelle, Rosa D’Amato.
“La centrale termoelettrica di Brindisi – si legge nell’interrogazione – presenta diverse criticità, come la dispersione delle polveri dal nastro trasportatore e del carbonile della centrale” e “la scoperta di traffici illeciti di rifiuti pericolosi illegalmente smaltiti in Calabria”. In entrambi i casi, la centrale è finita nel mirino della magistratura. Inoltre, si legge ancora nell’interrogazione, “recenti studi effettuati da ricercatori italiani” hanno evidenziato che il fatto che si ignori il ruolo del particolato secondario nella valutazione ambientale e sanitaria della centrale, “conduce a una sottostima notevole dell’impatto che l’impianto ha sulla salute delle popolazioni”.
Per tutte queste ragioni, continua l’eurodeputata pugliese D’Amato, “chiediamo alla Commissione di verificare eventuali violazioni delle norme europee e di sapere se al danno si sia aggiunta la beffa: ossia l’apertura di una procedura d’infrazione che potrebbe portare a una pesante multa per i contribuenti italiani. Bisogna usare il pugno duro contro quegli impianti non a norma che avvelenano il territorio brindisino, già duramente colpito dalla Xylella – conclude D’Amato – Si estirpino i camini e non gli ulivi”.
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