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Crisi Ilva, Regione Liguria approva ordine del giorno all’unanimità

GENOVA – Approvazione unanime da parte del Consiglio regionale della Liguria, convocato in seduta straordinaria su richiesta dell’opposizione per discutere sul futuro dello stabilimento Ilva di Cornigliano, di un ordine del giorno che, proposto unitamente da Pd, M5S e Rete a Sinistra e sottoscritto oggi dalla maggioranza, impegna il presidente e la Giunta “ad intervenire per il governo per sollecitare una politica complessiva per l’Ilva tenendo conto di tutti gli stabilimenti del gruppo; ad attivarsi presso il governo per garantire la piena operativita’ dello stabilimento di Cornigliano sollecitando il commissario a definire un piano industriale esplicitamente destinato allo sviluppo del complesso Genova-Novi con particolare attenzione alla produzione di banda stagnata nel capoluogo ligure; a richiedere al commissario di garantire la piena operativita’ degli impianti di zincatura ristrutturati ma non attivi; a fare il punto nella riunione del collegio di vigilanza (prevista il 3 novembre prossimo, ndr) sul rispetto e l’attuazione dell’Accordo di programma; ad attivarsi presso il governo perche’ convochi un tavolo urgente affinche’ siano assicurate congrue coperture per finanziarie ulteriori 2 anni di contratti di solidarieta’ con copertura al 70 per cento del reddito”.

 L’odg impegna anche il presidente e la Giunta “affinche’ la Regione si impegni a ricercare ulteriori fondi per integrare il reddito dei lavoratori derivante dai contratti di solidarieta’ subordinando tale integrazione all’attivazione di lavori di pubblica utilita’”. “Questo e’ un fatto positivo – ha affermato Bruno Manganaro, segretario della Fiom Cgil di Genova – anche se per arrivarci abbiamo dovuto di nuovo alzare la voce. A questo punto bisogna che il 3 novembre, quando ci incontreremo in Prefettura per la riunione del collegio di vigilanza, iniziare a dare un calendario preciso degli investimenti, degli impianti che ripartono, dei lavoratori che rientrano e iniziare la discussione sull’integrazione al reddito. Per noi l’Accordo di programma e’ fondamentale per salvare Genova e perderlo sarebbe un disastro”. Per il capogruppo di Rete a Sinistra, Gianni Pastorino, “e’ necessario un impegno comune nei confronti del governo per mantenere l’integrazione al reddito al 70 per cento dello stipendio e la Regione deve trovare fondi propri per garantire almeno un ulteriore 10 per cento di integrazione”. Alice Salvatore, capogruppo del Movimento Cinque Stelle, ha poi sottolineato che “la possibilita’ di avere il proprio reddito deve essere un diritto acquisito” e “e’ compito delle istituzioni investire sulla zincatura: se questo non sara’ possibile bisogna insistere con i lavori socialmente utili”. Raffaella Paita, capogruppo del Pd, ha poi sottolineato che “siamo stati noi partiti di minoranza a chiedere compattamente questo consiglio straordinario perche’ altrimenti non si sarebbe discusso di Ilva”. (AGI)

 

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