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Tavolo istituzionale per Taranto, confermato l’investimento di 800 milioni

TARANTO – La firma del Contratto Istituzionale di Sviluppo per Taranto arriverà entro la fine di novembre. La delibera che sarà presentata al Cipe nella prima settimana del prossimo mese conferma la dotazione finanziaria di 800 milioni. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti. “Le risorse investite sono imponenti e in parte (circa 100 milioni) sono già state utilizzate – ha dichiarato nel corso della conferenza stampa da poco conclusa in Prefettura – a questo punto possiamo ritenere rispettata la road map che ci eravamo dati fin dall’inizio e quindi puntare ad arrivare a breve, entro i primi giorni di novembre, al Cipe per l’approvazione del Contratto, per passare poi alla firma vera e propria entro il prossimo mese. Costituiremo anche il nucleo tecnico, composto da tecnici del Governo, della Regione e delle istituzioni locali, che si occuperà dell’attuazione degli interventi previsti dal Contratto».

Come detto, il Contratto vale circa 800 milioni, di questi 390 milioni per il sistema portuale, 207 milioni per il completamento dell’ospedale, 91 milioni per le bonifiche, 89 milioni per l’edilizia abitativa e la riqualificazione del quartiere Tamburi e del centro storico, 30 milioni per altre infrastrutture. Si è anche concordato per quanto riguarda l’Arsenale di prevedere, a fianco dell’utilizzo di una parte dell’area a fini di sviluppo turistico e culturale, la valorizzazione della capacità produttiva del sito per la manutenzione e le ricadute sulla cantieristica.

Immancabile, durante la conferenza stampa, il cenno al fondo di garanzia per l’Ilva contenuto nell’ultima Legge di Stabilità: “L’operazione fatta dal Governo  ha puntato innanzitutto alla messa in sicurezza delle tenuta economica del siderurgico che è un patrimonio per la città di Taranto e per l’economia italiana. E’ il più grande siderurgico d’Europa. L’interesse generale dell’Italia e dell’Europa è che gli stabilimenti Ilva presenti anche nel resto del Paese siano messi in sicurezza e abbiano prospettive di ripresa e di sviluppo”.

De Vincenti ha aggiunto che l’obiettivo è il completo risanamento ambientale del siderurgico, ma ha anche precisato che serve un salto di qualità nell’attività produttiva: “Serve un miglioramento gestionale e di qualità del prodotto – ha detto – in passato, durante la gestione precedente a quella in amministrazione straordinaria, l’Ilva aveva optato per una produzione di massa di qualità media. Ora, però, deve riposizionarsi su settori di più alta qualità nella produzione siderurgica per dare un futuro forte allo stabilimento”.

Ai lavori del tavolo istituzionale hanno preso parte la Regione Puglia con l’assessore allo Sviluppo Economico Loredana Capone, il Presidente della Provincia di Taranto Martino Tamburrano, il sindaco di Taranto Ippazio Stefano e il sindaco di Statte Angelo Miccoli, quest’ultimo anche in rappresentanza degli altri Comuni dell’area (i cui primi cittadini hanno comunque presenziato all’appuntamento).

Inoltre, hanno portato il loro contributo il Commissario straordinario del porto di Taranto Sergio Prete, quello per gli interventi di bonifica e ambientalizzazione Vera Corbelli, l’Ammiraglio del Comando Marittimo Sud Ermenegildo Ugazzi e il presidente della Camera di Commercio di Taranto Luigi Sportelli. Presenti anche, a rappresentare la complessità e l’interdipendenza del progetto, alti dirigenti dei Ministeri dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture, dei Beni culturali, dell’Ambiente, nonché dirigenti della Struttura di missione, del Dipartimento per le Politiche di Coesione, dell’Agenzia per la Coesione Territoriale e di Invitalia.

Fin qui il bilancio dell’attività istituzionale al termine di una riunione iniziata intorno alle 12.30, con circa un’ora di ritardo rispetto alla tabella di marcia prevista. Ma mentre, i rappresentanti istituzionali, riuniti al terzo piano, mettevano a punto i vari tasselli che faranno parte del Contratto istituzionale di sviluppo per Taranto, sotto la Prefettura, sin dalle 9 di mattina si sono assiepati coloro che dalle istituzioni attendono soluzioni e non solo proclami. Stiamo parlando dei lavoratori coinvolti nelle tante vertenze di terra ionica: da Marcegaglia Buildtech a Taranto IsolaVerde, passando per l’Arsenale Militare, con il loro carico di disperazione ed ansia per il futuro. Uomini e donne che si sentono ancora ad una distanza siderale da quel terzo piano.

Alessandra Congedo

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