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De Vincenti a Taranto per presiedere il Tavolo istituzionale – Le proposte di alcuni consiglieri

E’ attesa per lunedì 19 ottobre, la visita ufficiale del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, che sarà a Taranto per presiedere la riunione del Tavolo istituzionale permanente per l’area metropolitana. L’appuntamento è per le ore 11,30 nella sede della Prefettura. Al centro dell’incontro ci saranno l’esame dello schema di Contratto Istituzionale di Sviluppo sul quale si è già registrata una prima intesa di massima di tutte le amministrazioni interessate e la verifica del percorso che dovrà portare, entro novembre, alla sua approvazione da parte del Cipe.

LE PROPOSTE 

I consiglieri comunali di Taranto Dante Capriulo, Francesco Venere, Paolo Ciocia, Cosimo Gigante, Francesco Di Giovanni, hanno inviato ieri una serie di proposte da sottoporre al Governo nell’ambito del “Tavolo istituzionale permanente per l’Area di Taranto” , già avanzate con una lettera inviata al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ed al sindaco del Comune di Taranto, Ippazio Stefano. Di seguito il comunicato stampa.

“Le proposte scaturiscono dal dibattito consiliare dello scorso 12 ottobre sul tema in oggetto ed alle seguenti riunioni di commissioni consiliari, con specifico riferimento al contenuto dell’art. 5 della legge 20 del 2015, in cui si assegna al “Tavolo istituzionale permanente per l’Area di Taranto” il compito di coordinare e concertare tutte le azioni in essere nonché definire “strategie comuni utili allo sviluppo compatibile e sostenibile  del  territorio”, nonché all’art.1 ed all’allegato 6 della bozza di C.I.S. Taranto (Nuovi interventi da avviare ovvero ritenuti  dal  Tavolo Istituzionale coerenti con la strategia di sviluppo del territorio, per i quali  è  necessario  avviare  o  completare  l’iter  progettuale  nonché  individuare  la  relativa copertura finanziaria).

Crediamo che oltre ai necessari ed utili progetti riguardanti la città vecchia di Taranto (ex art. 8 L. 20/2015) (e così come elaborato nelle 64 schede progettuali presentate dal Comune di Taranto) ed il programma per le Bonifiche (ex art. 6 L. 20/2015), sia necessario puntare a progetti che sianoMOTORI DI NUOVO E BUONO SVILUPPO del territorio. In uno con la tutela sanitaria ed ambientale della popolazione e del territorio. Valorizzando le risorse naturali, le capacità umane ed imprenditorali della città di Taranto e della sua provincia. Pur nella sinteticità della esposizione abbiamo indicato alcuni ASSI e PROPOSTE del possibile nuovo sviluppo compatibile e sostenibile  del  territorio:

  • SISTEMA DELLE INFRASTRUTTURE.
  • INNOVAZIONE. P.M.I. CON PRODUZIONI ALTERNATIVE ED INNOVATIVE.
  • RISORSA MARE E COSTE.
  • TURISMO.
  • AGRO/INDUSTRIA.
  • FORMAZIONE, RICERCA SCIENTIFICA e CULTURA.

Le proposte sono così sintetizzate:

  1. Per sostenere lo sviluppo è fondamentale completare e rendere funzionale il SISTEMA DELLE INFRASTRUTTURE territoriale. Oltre alla opportuna attenzione rivolta al Porto è necessario adeguare il sistema della grande mobilità:
  • con il completamento della Tangenziale Sud di Taranto, finanziando il terzo lotto (già dotato di progettazione esecutiva);
  • rendere operativo il già esistente AEREOPORTO di Taranto-Grottaglie (da aprire anche ai voli civili), quale sostegno di “rete” al sistema della P.M.I. e del turismo.

2) Sostenere:

  • progetti che contengono INNOVAZIONE delle P.M.I., attraverso specifici finanziamenti e normative per il sostegno alla SMART CITY, soprattutto nel settore della innovazione, della cultura, del turismo  e della mobilità sostenibile.
  • con interventi infrastrutturali e finanziari le due aree già esistenti di Insediamenti Produttivi della città (Paolo VI e Talsano); indirizzando gli insediamenti alla innovazione, valere aggiunto occupazionale, grado di esportazione del prodotto;

 3) Utilizzo a fini produttivi, turistici e naturalistici della risorsa MARE e COSTE mediante:

  • l’attuazione del PIANO DELLE COSTE comunale;
  • l’utilizzo a fini turistici e produttivi dell’isola amministrativa di Taranto;
  • il pieno sostegno delle attività legate al mare, in particolare alla maricoltura, mitilicoltura e itticoltura;
  • l’utilizzo della risorsa MAR PICCOLO e delle ISOLE CHERADI, come habitat naturale e con specifici progetti (in parte già presentati da soggetti pubblici e privati).

4) Particolare attenzione riteniamo debba essere data all’asse TURISTICO:

  • nei progetti che riguardano la Città Vecchia (che sono la maggior parte delle 64 schede progettuali già presentate), – condividendo la preoccupazione che le risorse disponibili possano essere utilizzate in larga parte unicamente per la messa in sicurezza degli immobili e delle opere primarie -, chiediamo che gli stessi siano valutati anche con riferimento alla loro propedeuticità e contestualità rispetto all’indirizzo di sviluppo turistico-culturale dell’isola;
  • trovando le opportune coperture di co-finanziamento per valorizzare il Piano di rigenerazione territoriale del versante orientale ed in particolare dell’isola amministrativa di Taranto; da collegare con il Parco delle Dune, quale nuova modalità di utilizzo, anche a fini turistici, delle aree ambientalmente protette;
  • sostenendo la proposta di valorizzazione culturale e turistica dell’Arsenale della Marina Militare e dell’intera area di interesse da integrare nel rapporto con la città, le aree demaniali e con la creazione di un Museo del Mare che coinvolga tutto lo storico patrimonio marittimo cittadino (così come già deliberato con votazione unanime dal Consiglio Comunale di Taranto lo scorso 26 giugno 2015);
  • introdurre il sistema AGRILAND, per la valorizzazione turistica, culturale e delle produzioni eno-gastronomiche nell’area tarantina.

5) L’asse dell’AGRO-INDUSTRIA  va incentivato, sostenuto ed innovato, completando innanzitutto  il SISTEMA IDRICO COMUNALE E PROVINCIALE, utilizzando l’affinamento delle acque depurate  (eliminando così gli scarichi a mare a Taranto-S.Vito, così come a  Manduria-Sava, ad Avetrana, a Maruggio, a Lizzano). A Taranto città si può attivare l’impianto di affinamento di Gennarini, già esistente con le relative condotte di adduzione (costato diversi milioni di euro e mai utilizzato), che potrebbe irrigare centinaia di ettari dell’agro orientale della città. Con le acque disponibili affinabili in Tabella 4  si potrebbero irrigare sino a circa 30.000 ettari e cioè circa 50mila campi da calcio.

 6) E’ altresì fondamentale e strategico sostenere e potenziare la FORMAZIONE, LA RICERCA SCIENTIFICA e la CULTURA, partendo dal consolidamento ed ampliamento  della UNIVERSITA’ DEL POLO JONICO, attraverso un apposito e nuovo accordo di Programma; favorendo il raccordo degli enti e dei centri di ricerca scientifica, del Polo Tecnologico Scientifico, con particolare riferimento agli assi finalizzati alla tutela dell’ambiente, all’innovazione tecnologica ed allo sviluppo eco-sostenibile, nell’attività dell’interscambio culturale e commerciale con il bacino euro-mediterraneo”.

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