Discarica Vergine, appello di AttivaLizzano al sindaco

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta che l’associazione AttivaLizzano indirizza al sindaco del Comune di Lizzano in merito alle problematiche legate alla discarica Vergine.

E’ ormai cosa nota che la discarica Vergine in località Palombara è sottoposta a sequestro preventivo dal 31/01/2014; che questa non ha versato alcuna garanzia a fronte di eventuali danni che avrebbe potuto causare a cose, persone e animali e che per questo motivo la Provincia di Taranto, con decreto dirigenziale N° 440 del 01/04/2015, ha revocato l’AIA  rilasciata dalla Regione Puglia con determina N° 384 del 19/06/2008.

È ancor più noto che la predetta discarica continua ad emettere emissioni odorifere di acido solfidrico, affliggendo i lizzanesi soprattutto nei giorni in cui spira il vento da nord-nord est. Tali miasmi creano, come quando la discarica era in esercizio, malessere alla popolazione sia fisico che psichico. Questo fa sorgere il dubbio che l’impianto di rifiuti sia in completo abbandono e questo comporterebbe due conseguenze: il percolato, che si produce spontaneamente, non verrebbe rimosso per essere smaltito in altra discarica (come prevede l’AIA); le torce di captazione potrebbero essere disattivate e questo comporta che l’H2S venga liberato nell’aria, infestando le località limitrofe.

In sintesi, lo stato di abbandono attuale può, paradossalmente, portare le emissioni odorifere ad un livello peggiore di quello precedente al sequestro preventivo e quindi vanificare del tutto l’azione di prevenzione della Magistratura finalizzata alla tutela della salute pubblica. Alla luce di quanto sopra, siamo molto preoccupati in quanto la discarica potrebbe essere meta anche di traffici illeciti che possono solo peggiorare la situazione attuale. Pertanto,  sig. Sindaco, ci rivolgiamo a Lei, in qualità di garante della salute pubblica del Comune, per chiedere se abbia intrapreso azioni affinché questa situazione di malessere e di pericolo per la salute pubblica finisca e di conseguenza, la popolazione che si pregia di rappresentare, abbia la possibilità di respirare a pieni polmoni un’aria finalmente salubre.