ROMA – Salgono a oltre 330 gli ettari di territorio “liberati” del Sin di Taranto che possono essere restituiti agli usi civili e produttivi. Lo ha stabilito la Conferenza dei Servizi decisoria riunita ieri al ministero dell’Ambiente per la messa in sicurezza e la bonifica del Sito d’interesse nazionale di Taranto. Nelle aree in questione i dati di caratterizzazione delle matrici ambientali suolo e acque sotterranee, validati da Arpa Puglia, hanno mostrato l’assenza dei superamenti di valori soglia indicati dalla normativa.
“E’ una buona notizia – afferma il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti nella nota del ministero – che da un lato attesta la mancanza di inquinamento in un’area vasta, dall’altro la possibilità di un pieno riutilizzo di quelle zone. Ora dobbiamo proseguire con la massima determinazione nel percorso di bonifica di un sito particolarmente complesso”.
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