“E’ un provvedimento che colma un gap legislativo sugli impianti di combustione da uno a 50 mega watt, fino ad ora mai regolamentati, – ha commentato il portavoce europeo del M5s Piernicola Pedicini – ma, come sempre, è debole e parziale in quanto non ha incluso nella nuova regolamentazione gli inquinanti particolarmente tossici per la salute umana, come il mercurio o le diossine. Inoltre, ha escluso dalla normativa le piattaforme petrolifere offshore e gli impianti alimentati a biomassa che possono così inquinare senza limiti.
L’aspetto ancora più grave – ha aggiunto Pedicini, che è componente della commissione ambiente di Bruxelles – è che le modifiche apportate alla direttiva dal Parlamento hanno addirittura indebolito la proposta della commissione, di conseguenza, con la solita scusa che questa direttiva è meglio di niente, i cittadini europei pagheranno l’ennesimo pizzo, dei vecchi partiti di centrodestra e di centrosinistra, all’industria delle centrali elettriche e alle multinazionali del petrolio.
Se fossero stati impostati dei valori limite di emissione più rigidi – ha spiegato il portavoce del M5s – sarebbe stato un modo efficace per affrontare i problemi di inquinamento atmosferico nei Paesi europei affrontando il problema alla fonte. Ciò per rendere l’ambiente più pulito, i cittadini meno esposti e prevenendo enormi costi sociali, sanitari ed economici per l’Europa. Inoltre, dei valori limite più bassi, avrebbero potuto anche incentivare maggiore competitività per le imprese interessate e incrementare l’eco-innovazione, contribuendo in tal modo alla creazione di nuovi posti di lavoro.
Il M5s Europa – ha concluso Pedicini – non condivide i contenuti della direttiva approvata oggi per almeno due motivi: i tempi troppo lunghi richiesti alle aziende per il rispetto dei valori limite di emissione e per l’esclusione di alcuni impianti dal campo di applicazione della direttiva come turbine a gas e motori a gas usati su piattaforme off-shore, dispositivi di rigenerazione dei catalizzatori di cracking catalitico, dispositivi di conversione del solfuro di idrogeno in zolfo, reattori utilizzati nell’industria chimica”.
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