Eppure, proprio oggi, il “Sole24Ore” aveva parlato di un rinvio del progetto a dopo il 2017. Decisione che sarebbe stata determinata dal crollo del prezzo del petrolio e forse anche dagli ostacoli legati alla realizzazione della fase logistica del progetto nel porto di Taranto che comprende l’ampliamento del pontile della Raffineria Eni e i serbatoi di stoccaggio necessari per la commercializzazione di quanto prodotto dal giacimento lucano. Di certo c’è che sull’ultimo Bollettino ufficiale degli idrocarburi e delle georisorse viene riportata una breve comunicazione: “Con istanza pervenuta al ministero dello Sviluppo economico il 5 agosto 2015, la società Total E&P Italia, rappresentante unica della concessione di coltivazione ubicata nelle provincie di Potenza e Matera convenzionalmente denominata Gorgoglione, ha chiesto la rimodulazione dei tempi di realizzazione del programma dei lavori della concessione stessa”.
Il direttore dell’ufficio di rappresentanza di Potenza di Total E&P Italia, Giuseppe Cobianchi, parlando con i giornalisti, oggi nel corso di una visita ai lavori di realizzazione del Centro Olio, a Corleto Perticara (Potenza), ha smentito l’ipotesi di rinvio: «C’è stata una grande accelerazione dei lavori del Centro Olio per il progetto ‘Tempa Rossà, in Basilicata, e il programma che abbiamo presentato alle istituzioni prevede l’avvio della produzione di greggio alla fine del 2017: in una situazione dove il prezzo del barile è basso, non solo per noi ma per tutte le compagnie, il nostro gruppo ha deciso di mandare avanti questo progetto, scommettendo sul territorio lucano». Cobianchi ha quindi escluso ogni ipotesi di riduzione degli investimenti o di rallentamento dei lavori in Basilicata, e «anche per quanto riguarda Taranto», punto di arrivo dell’oleodotto per il trasporto del greggio prodotto in Basilicata «si sta lavorando in parallelo per rispettare questo programma, ma la data del 31 dicembre 2017 è compatibile per risolvere anche le problematiche di Taranto». (Inchiostroverde)
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