“La Puglia, in tempi risalenti, ha fatto scelte di sviluppo che vanno in direzione diversa rispetto all’uso del fossile, ha sposato la battaglia planetaria di riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera, in una parola ha abbracciato modelli sostenibili a scapito delle fonti non rinnovabili. In questo quadro hanno ripreso vigore iniziative economiche – prosegue Santorsola – che per la loro vocazione non sono assolutamente compatibili con l’ipotesi di prospezione e, men che meno, di coltivazione di idrocarburi in Adriatico. L’iniziativa concomitante di sei regioni nella direzione referendaria rappresenta un esempio concreto di sana politica che ci inorgoglisce, anche per il ruolo strategico che la Puglia ha giocato”.
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