L’Asl ha ricordato i passi compiuti dai primi anni ’90 ad oggi, con un occhio di riguardo agli Studi Epidemiologici Nazionali (SENTIERI, la “Perizia di Forastiere”), noti per aver portato alla ribalta l’eccesso che alcune patologie neoplastiche hanno a Taranto e le relative cause. Studi che si sono basati su dati forniti dall’Azienda Sanitaria Locale di Taranto.
«Questa attività epidemiologica all’interno dell’Azienda Sanitaria – si legge in una nota – non è episodica o temporanea ma si trova inserita in un contesto organizzativo che nasce negli anni ’90 e che con la creazione e l’accreditamento del Registro Tumori di Taranto nel 2013 vede crescere le sue potenzialità di comunicazione nei confronti dei cittadini e permette di individuare nel nascente “Centro Salute e Ambiente” voluto dalla Regione Puglia il luogo virtuale capace di contenere tutte le iniziative in materia di Prevenzione primaria e secondaria, fungendo da modello anche per le aree limitrofe di Brindisi e Lecce”.
Dalla Asl ionica fanno sapere che saranno condotti nel tempo studi epidemiologici osservazionali, con lo sviluppo delle tecniche di georeferenziazione delle patologie, in relazione alle necessità del territorio con particolare attenzione all’istituzione di nuovi Registri di Patologia (RISC-RIPRO sul rischio riproduttivo, endometriosi, etc.). Continua, inoltre, la conduzione di indagini di Epidemiologia Analitica con l’aggiornamento dello studio di coorte residenziale di Taranto (Studio Forastiere). (Inchiostroverde)
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