In esposizione nel padiglione di Alessandro Rosso Group (ingresso Roserio), oltre ai sapori, la cultura e le tradizioni, a fare da porta bandiera dell’artigianato tipico pugliese,, ci sarà proprio la Ceramica di Grottaglie con una mostra destinata a scandire i tempi della storia nello scenario che ha portato all’evoluzione delle tecniche umane per la produzione di cibo. Una evoluzione impossibile senza la ceramica e gli strumenti per la cottura, la miscela, il travaso e la conservazione degli alimenti.
51 pezzi assolutamente straordinari che grazie al Consorzio dei Ceramisti di Grottaglie dal 7 al 13 settembre accoglieranno turisti e visitatori di tutto il mondo, nello spazio espositivo dei 25 GAL Pugliesi, narrando della terra in cui creta, acqua e colore si trasformano in arte in tavola quotidiana. Il lavoro dei nostri artigiani – spiega Antonio Prota, presidente del GAL Colline Joniche – rappresenta la migliore espressione artistica e culturale da presentare in questa vetrina internazionale. L’artigianato d’uso di Grottaglie è infatti in piena sintonia con le tematiche dell’Esposizione Universale e con i temi a noi cari della salute e sicurezza alimentare.
L’esposizione traccerà il percorso della storia della ceramica d’uso forgiata a Grottaglie, partendo dai 21 manufatti che datati 1800 ripropongono uno spaccato della produzione tipica di quell’epoca: “u mutu” (l’imbuto con filtro per i travasi d’olio e vino), lo “srulu a segreto” (brocca da vino con sistema di vasi comunicanti che consentiva di bere solo a chi scopriva la combinazione di fori da otturare – ndr), lo “scola maccarruni” (scola pasta), le “vozze a segreto” o a “zampillo”, le “vozze a pesce”.
Esemplari questi provenienti dalla Collezione di Bottega Vestita e ordinati nel tematismo “Cibarsi – Ceramiche da mensa”, destinati a suscitare meraviglia e curiosità. L’altra parte dell’esposizione è la summa della migliore produzione ceramica d’uso proveniente da 15 botteghe ceramiche tra le più importanti del territorio. In questa parte della mostra la ceramica di Grottaglie si fa statuaria e più imponente con l’installazione di capasoni da vino, pitali da olio e l’esposizione dell’artigianato tipico.
Il GAL che convoglia al suo interno gli 11 comuni dell’arco jonico (Grottaglie, Carosino, Faggiano, Crispiano, Monteiasi, Montemesola, Monteparano, Pulsano, Roccaforzata, San Giorgio Jonico e Statte) si presenta anche così, all’Esposizione Universale con un progetto di cooperazione che prova a promuovere Itinerari transnazionali eno-gastronomici (T.E.I.net) attraverso modelli culturali che mettano in risalto il made in Italy e il già collaudato modello di sviluppo turistico sostenibile della Green Road.
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