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Sava e Castellaneta tagliano l’Imu agricola, vittoria di Coldiretti

Le amministrazioni comunali di Castellaneta e Sava hanno risposto positivamente all’appello lanciato da Coldiretti Taranto rispetto alla necessità di alleggerire il peso dell’IMU per i terreni agricoli. Si tratta di un segnale importante per il settore, risultato del poderoso lavoro di mediazione condotto dalla Federazione Provinciale Coldiretti Taranto guidata dal presidente Alfonso Cavallo. Nell’ultimo anno, infatti, attraverso lettere, incontri pubblici e vertici con i singoli comuni di tutta la provincia, Coldiretti Taranto ha spinto verso l’abbattimento totale dell’imposta, opzione scelta dal comune di Sava, o almeno la sua riduzione all’aliquota più bassa (4,6 ‰), come ha fatto l’amministrazione comunale di Castellaneta.

«A nome di tutti gli agricoltori – ha dichiarato il presidente di Coldiretti Taranto – ringrazio il sindaco di Sava, Dario Iaia, e il sindaco di Castellaneta, Giovanni Gugliotti, che insieme alle rispettive compagini amministrative hanno dimostrato di avere a cuore le sorti di un settore di primaria importanza: hanno indicato coraggiosamente una strada, lungo la quale ci auguriamo si dirigano anche tutti i loro colleghi».

Gli imprenditori agricoli, infatti, attendevano questo segnale tangibile da tempo. L’esonero totale o parziale del versamento IMU per terreni agricoli e beni strumentali (senza eccezione di parametri ISTAT o altimetrici) è una boccata di ossigeno per chi di agricoltura vive e lavora, con grande sacrificio e abnegazione, svolgendo un’attività da cui trae beneficio indiretto l’intero territorio. «Si tratta di risorse irrisorie, tra l’altro – ha spiegato il direttore di Coldiretti Taranto, Aldo De Sario –, perché l’esonero per coltivatori diretti e imprenditori agricoli a titolo principale interesserebbe in tutta la provincia 2961 aziende: a livello comunale, parliamo di cifre irrilevanti».

Una scelta praticabile, quindi, alla luce del fatto che ogni amministrazione comunale ha totale autonomia decisionale sia in merito all’esenzione, sia all’eventuale non applicazione di sanzioni e interessi per i pagamenti eseguiti dopo il 10 febbraio 2015, purché entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del D. L. nr. 4 del 24 gennaio 2015. In ogni caso, qualora non fosse possibile escludere totalmente i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli a titolo principale, così come fatto dal comune di Sava, Coldiretti Taranto auspica che tutte le amministrazioni comunali della provincia di Taranto si orientino almeno verso l’applicazione dell’aliquota base, scelta compiuta dal comune di Castellaneta. «In questo modo – ha concluso il presidente Cavallo – non aumenteremmo ulteriormente i danni a carico delle aziende agricole».

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