La magistratura ha infatti portato avanti l’indagine nonostante l’immunità penale che era stata accordata dal decreto del Governo nel marzo 2014, immunità che prevedeva che “le condotte poste in essere in attuazione del Piano di cui al periodo precedente non possono dare luogo a responsabilità penale o amministrativa del commissario straordinario e dei soggetti da questo funzionalmente delegati, in quanto costituiscono adempimento delle migliori regole preventive in materia ambientale, di tutela della salute e dell’incolumità pubblica e di sicurezza sul lavoro”.
PeaceLink sostiene la Procura di Taranto e si pone accanto a chi lotta per la legalità. Mentre Fabio Riva è nel carcere di Taranto in attesa dell’inizio del processo, la magistratura continua ancora mettere sotto indagine la gestione – stavolta statale! – dell’impianto siderurgico ILVA e del suo funzionamento, dimostrando che sono diverse e numerose ipotesi di reato che concernono la gestione attuale della fabbrica, il suo ciclo di produzione e lo smaltimento dei rifiuti. La nostra Associazione confida nel lavoro degli inquirenti e continua a contribuire con segnalazioni dei cittadini ed esposti, materiali che vengono di continuo canalizzati ai organi competenti che svolgono le indagini. Taranto non è tornata alla normalità, l’inquinamento prosegue e questa nuova ondata di indagini ne è la conferma.
Per PeaceLink
Antonia Battaglia
Fulvia Gravame
Luciano Manna
Alessandro Marescotti
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