Il referendum abrogativo verrebbe presentato ai sensi dell’art. 75 della Costituzione, dell’art. 35, comma 1, del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 134. “Il referendum abrogativo presuppone un coordinamento urgente delle Regioni. Da tempo ci battiamo contro il nefasto pericolo delle trivellazioni lungo la nostra costa – continuano i cinque stelle pugliesi – concretizzatosi adesso con le autorizzazioni avanzate per i permessi di coltivazione e ricerca.”
E’ infatti necessario che la richiesta referendaria venga depositata entro il prossimo 30 settembre, affinché si possa andare al voto nella primavera del 2016, ed evitare così che i procedimenti per progetti di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi riavviati dall’art. 35 del “Decreto Sviluppo”, arrivino rapidamente a conclusione, anche grazie all’accelerazione impressa dallo “Sblocca Italia”. “Ci auguriamo – concludono i pentastellati – che questa richiesta venga approvata all’unanimità , come forte segnale di tutela del mare e della terra. Verificheremo alla prova dei voti chi è davvero dalla parte della Puglia”.
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