“E’ sconcertante – affermano i consiglieri pentastellati – una richiesta di intervento delle forze dell’ordine per consentire la realizzazione del depuratore Manduria – Sava, un atto che lascia trasparire come davvero in questo Paese ormai la maggior parte dei provvedimenti presi da chi governa si discostino totalmente dalla volontà dei cittadini. Dove c’è democrazia non c’è bisogno di ricorrere alla forza”. Si rivolgono poi al presidente della Regione Puglia: “Emiliano dimostri di tener fede alle sue promesse e invochi l’immediata revoca del progetto inerente la realizzazione delle condotte sottomarine di Manduria, procedendo – continuano i 5 stelle – ad una richiesta di variazione del piano acque e alla stesura di un progetto alternativo, che sia finalizzato al corretto affinamento e riutilizzo delle acque reflue a scopo irriguo. Noi saremo con la popolazione – concludono – che sta difendendo il proprio mare da un’imposizione ambientale senza precedenti”
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