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Condotta sottomarina a Nardò: Legambiente è soddisfatta

«Il via libera alla realizzazione della condotta sottomarina di Nardò rappresenta la migliore soluzione possibile dal punto di vista tecnico-giuridico per la definizione dell’annoso problema della depurazione dei reflui in questa area. Il protocollo di intesa siglato fra Comune di Nardò, Regione Puglia, Autorità Idrica Pugliese e Acquedotto Pugliese contribuirà a migliorare la qualità delle acque reflue ponendo fine, nel frattempo, ai campanilismi che per troppi anni hanno rappresentato un ostacolo per il raggiungimento di una soluzione condivisa ed efficace» commenta Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia.

 Il Comune di Nardò, oltre che ottenere importanti benefici dal punto di vista ambientale, eliminando l’attuale situazione di scarico a mare sottocosta dei propri reflui, potrà così vedere realizzate le reti fognarie nelle aree degli insediamenti delle marine neretine di Santa Maria, Santa Caterina, Torre Inserraglio, S. Isidoro e Torre Squillace. Senza contare l’adeguamento tecnologico dei due depuratori di Nardò e Porto Cesareo, finalizzato al trattamento dei reflui per il loro successivo riutilizzo in agricoltura, attraverso la rete idrica del Consorzio di Bonifica dell’Arneo e ARIF (Agenzia Regionale delle Opere Irrigue e Forestali).  Il protocollo di intesa garantisce, inoltre, il monitoraggio costante della qualità delle acque depurate, ulteriori studi meteo marini, oltre all’eliminazione del divieto di balneazione che attualmente interessa centinaia di metri della fascia costiera di Torre Inserraglio, a causa dello scarico a mare in battigia, dei reflui provenienti dal depuratore di Nardò.

«Anche quest’anno l’arrivo di Goletta Verde in Puglia sarà l’occasione per tornare sul tema della depurazione e dello stato di salute del nostro mare. Il prossimo 10 luglio a Bari presenteremo i risultati del monitoraggio che proprio in questi giorni sta impegnando i biologici di Goletta» conclude Tarantini.carico a mare sottocosta dei propri reflui, potrà così vedere realizzate le reti fognarie nelle aree degli insediamenti delle marine neretine di Santa Maria, Santa Caterina, Torre Inserraglio, S. Isidoro e Torre Squillace. Senza contare l’adeguamento tecnologico dei due depuratori di Nardò e Porto Cesareo, finalizzato al trattamento dei reflui per il loro successivo riutilizzo in agricoltura, attraverso la rete idrica del Consorzio di Bonifica dell’Arneo e ARIF (Agenzia Regionale delle Opere Irrigue e Forestali).

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