Ricordiamo che la multinazionale francese intende far partire la “societarizzazione”, ovvero una ristrutturazione che prevede la creazione di una nuova società per il centro di Parco San Leonardo a Fiumicino, con 300 unità, mentre per quelli di Taranto (2.400 addetti tra tempo indeterminato e contratti a progetto) e Roma (300) potrebbe profilarsi la vendita in quanto in perdita. Solo il call center di Taranto registra, secondo dati forniti dalla società, un “rosso” che si attesta tra gli 8 e i 9 milioni di euro. Non c’è molto tempo per individuare una via d’uscita in quanto il mese prossimo a Teleperformance scade l’accordo che per due anni ha consentito di ridurre il costo del lavoro agendo su una serie di voci: livelli, scatti di anzianità, tfr e tredicesima. Il sindacato – a coordinare la protesta c’era Andrea Lumino, segretario provinciale della Slc Cgil di Taranto – è contrario sia alla “societarizzazione”, perchè la giudica un passo verso la chiusura e i licenziamenti, che alla conferma dell’accordo che scade il mese prossimo.
(A. Cong)
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