Appare di particolare interesse il riferimento che la Commissione Europea fa al REGOLAMENTO (CE) N. 1338/2008DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 16 dicembre 2008 relativo alle statistiche comunitarie in materia di sanità pubblica e di salute e sicurezza sul luogo di lavoro. Ci auguriamo che tale pressione serva finalmente a creare una maggiore attenzione e informazione sulla salute nei luoghi di lavoro, sulle cause di morte in particolare nell’ILVA, uno stabilimento in cui gli operai sono a contatto con sostanze cancerogene, genotossiche e neurotossiche. E’ un monitoraggio oggi particolarmente sentito fra i lavoratori che per molto tempo sono rimasti pochissimo informati delle problematiche sanitarie connesse alla loro attività e che solo dopo la perizia della magistratura sono venute alla luce in forma drammatica.
Questa costante attenzione e informazione richiesta da PeaceLink alla Commissione Europea, attraverso tutti i canali di comunicazione istituzionale, assume un rilievo cruciale nel momento in cui – proprio mentre si avvicina l’epilogo della procedura di infrazione sull’ILVA – apprendiamo che l’Ilva stessa chiederà il patteggiamento nel processo sul disastro ambientale. Ieri nell’udienza preliminare al tribunale di Taranto uno dei legali dell’azienda siderurgica, Angelo Loreto, ha chiesto al gup il rinvio della discussione perché l’Ilva spa, in amministrazione straordinaria, ha avanzato richiesta al Ministero dello Sviluppo Economico per poter procedere formalmente alla richiesta di patteggiare.
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