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Emergenza lupi e fauna selvatica: le organizzazioni agricole scrivono a  Nardoni

Lupi, cinghiali e, ora, anche storni. Le organizzazioni agricole chiedono alla Regione Puglia di risolvere l’emergenza dei danni causati dalla fauna selvatica. Un problema che, dopo mesi di segnalazioni e attacchi da parte di branchi di lupi, si arricchisce di nuovi “capitoli”; investendo non solo la provincia di Taranto, per la quale a suo tempo erano state denunciate le criticità registrate nell’agro di Martina Franca e Crispiano, ma anche vaste aree del Foggiano e del Barese. Aumentano gli attacchi e, di conseguenza, i danni causati alle aziende agricole e al loro patrimonio armentizio senza che siano state individuate opportune modalità di risarcimento. Per le organizzazioni di categoria la questione non è più rinviabile ma va affrontata con un intervento urgente da parte della Regione Puglia. Per questo motivo Confagricoltura Puglia, Cia Puglia e Copagri Puglia hanno inviato una lettera di sollecito all’assessore regionale alle Risorse Agricole e Forestali, Fabrizio Nardoni.

«Come più volte segnalato – si legge nella missiva – si ripetono, nei territori delle province di Taranto, Bari e Foggia, attacchi di lupi agli animali allevati allo stato brado e semibrado e, in alcuni casi, sin all’interno dei recinti di stabulazione. A ciò vanno ad aggiungersi i danni arrecati alle produzioni agricole dai cinghiali, nelle province di Bari, Bat e Foggia, e dagli storni, nella provincia di Brindisi. La difficile convivenza dell’attività agricola e della pastorizia in particolare con i predatori all’interno dello stesso territorio – si fa presente ancora – viene ulteriormente complicata dall’inerzia che gli Uffici dell’Assessorato stanno dimostrando nell’occasione. Nonostante le ripetute sollecitazioni, le accorate richieste e le tante riunioni collegiali, ad oggi nulla di nuovo è dato sapere circa i risarcimenti danni, a parte risibili interpretazioni che ribaltano chiare e favorevoli direttive comunitarie».

«Dopo innumerevoli tentativi di composizione della questione nei confronti degli allevatori e degli agricoltori danneggiati e dopo che i competenti Uffici dell’Assessorato non forniscono alcun tipo di risposta», Confagricoltura, Cia e Copagri si rivolgono direttamente all’assessore Nardoni, al quale chiedono di «intervenire e di dare delle risposte nel più breve tempo possibile», altrimenti – sottolineano con fermezza – «gli agricoltori, con il sostegno delle organizzazioni di categoria, si vedranno costretti ad intraprendere azioni nei confronti della Regione Puglia, dichiaratamente inadempiente nella gestione del patrimonio faunistico affidatole dalla collettività».

Nota congiunta di Cia, Confagricoltura e Copagri Puglia

 

 

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