Battaglia ha spiegato durante l’incontro che l’allarme lanciato dalla Regione Puglia, e di conseguenza adottato dalla Commissione Europea, si è basato su di una decisione presa senza disporre ancora dei risultati dei test di patogenicità della Xylella, tuttora in corso presso il CNR di Bari. Peacelink ha parlato a Bové della cura messa in atto su centinaia di ulivi dall’olivicoltore Ivano Gioffreda, dell’Associazione salentina Spazi Popolari, e dai numerosi agricoltori locali che ne hanno seguito l’esempio.
Bové si è detto pronto a prendere in esame i documenti forniti da Peacelink, insieme ai video e al materiale fotografico, che provano l’efficacia della cura, basata solo su metodi naturali e sulle buone pratiche agronomiche. Battaglia ha poi riferito della situazione di grave tensione sociale legata al tema della sopravvivenza dei piccoli agricoltori, che temono l’abbattimento dei loro alberi e in merito ha menzionato la eventuale occorrenza di iniziative fraudolente, che potrebbero vedere nell’allarme Xylella opportunità di speculazione di vario tipo, come menzionato nel recente rapporto Eurispes sulla mafia agroalimentare, nel capitolo dedicato alla Xylella Fastidiosa.
Durante l’incontro, José Bové, si è detto comunque preoccupato per il rischio di allargamento dell’infezione della Xylella ad altre regioni italiane ed europee. L’Europarlamentare s’è mostrato aperto a ricevere la letteratura scientifica che Peacelink aveva già trasmesso alla Commissione Europea, letteratura nella quale si mostra come il fenomeno del disseccamento rapido degli ulivi in Puglia avvenga comunque a causa dell’attacco di diverse specie di funghi e di un lepidottero, che singolarmente possono essere responsabili per la malattia delle piante.
La Xylella, presente solo in casi sporadici negli alberi interessati dal fenomeno, potrebbe, secondo tale letteratura, essere un possibile fattore secondario della malattia e non sufficiente, da solo, a causarne la patologia da disseccamento. Bové si è impegnato a trasmettere il materiale scientifico al personale addetto nel suo entourage, già occupato da diverso tempo sulla questione Xylella. Peacelink ha invitato José Bové a visitare le zone colpite nel Salento, per incontrare le associazioni locali che lottano a difesa degli ulivi e per verificare de visu l’efficacia dei metodi alternativi di cura usati con successo su più di 500 piante.
NOTA STAMPA – PEACELINK
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