“In circa 50 anni di azione WWF, insieme a tante realtà impegnate per la tutela del mare, abbiamo ottenuto un sistema di aree marine protette, abbiamo scongiurato il collasso del tonno rosso, abbiamo sensibilizzato i cittadini a un consumo sostenibile di pesce e risorse ittiche, ma le sfide aperte sono ancora tante, dalla pesca illegale, allo spettro delle trivelle, alle microplastiche che minacciano tanto la salute del mare quanto gli equilibri, anche sociali ed economici, che da essa dipendono – ha dichiarato Donatella Bianchi, Presidente del WWF Italia – Solo con forti alleati, a tutti i livelli della società, potremo davvero ottenere un Mediterraneo di Qualità.”
Il Panda, dunque, ancora una volta indossa il berretto da marinaio: la collaborazione tra Marina Militare e WWF può considerarsi ormai storica. Le due organizzazioni hanno infatti iniziato la loro collaborazione quando nel 1978 la Campagna WWF “Il mare deve vivere” solcò il Mediterraneo sulla nave scuola Amerigo Vespucci messa a disposizione dalla Marina Militare. All’epoca venne prodotta anche un’edizione limitata di speciali francobolli. Una nuova edizione de “Il Mare deve Vivere” è stata rilanciata, nel 2013 e nel 2014, a 35 anni dalla storica collaborazione, con attività di sensibilizzazione nei principali porti italiani a bordo delle Navi ScuolaAmerigo Vespucci e Palinuro. Quest’anno, inoltre, la Marina Militare ha aderito per la prima volta all’evento globale del WWF per il clima, Earth Hour, spegnendo simbolicamente diverse aree portuali ed edifici.
Dal 1978 il WWF ha raggiunto importanti risultati concreti per il nostro mare: dagli storici divieti di caccia per cetacei ed uccelli marini, fino alla messa in efficienza delle aree marine protette nazionali e all’aver scongiurato il collasso del tonno rosso.
La storica collaborazione con il WWF testimonia come la Marina Militare abbia da sempre avuto una forte attenzione e sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali e della diffusione di un’educazione marinara volta al rispetto e alla valorizzazione del mare come importante risorsa per un Paese peninsulare come l’Italia.
Tale sensibilità è confermata dal rilevante contributo che la Marina Militare fornisce al monitoraggio dello stato di salute del mare, alla salvaguardia dell’ambiente marino e alla prevenzione dell’inquinamento anche con il progetto “Flotta Verde” che ha lo scopo di ridurre l’impiego di combustibile navale di origine fossile a bordo delle Unità Navali – con conseguente riduzione di emissione di gas nocivi – tramite l’utilizzo di combustibili alternativi quali il gas naturale liquefatto e i biocarburanti.
FOTO: © WWF Italia Francesca Aita
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