Categories: Comunicati

“Il porto di Taranto non deve morire”: lavoratori pronti a mobilitarsi

I lavoratori aderenti al comitato “Il porto di taranto non deve morire”, già dopo il primo incontro a Roma (circa 5 mesi sono già passati dal 30 ottobre) chiesero la presentazione del crono programma e la piena condivisione dello stesso con tutti gli azionisti TCT. Nel frattempo però una holding del gruppo TCT ( Evergreen) ha mostrato il suo disinteresse completo per il porto di Taranto, in attesa che venissero completati i lavori di ammodernamento della banchina. Lavori che sono in netto ritardo.

“Vediamo morire ogni giorno un terminal ormai vuoto, fermo e sterile”, denuncia il comitato. Considerato poi che i tempi della politica non sono mai stati celeri, “nessuno immaginava che venisse sprecato tutto questo tempo. Assistiamo da parte delle istituzioni – prosegue – ad atteggiamenti di interesse animati da molta passione ed energia nel proclamare immediate soluzioni ma solo a parole, a colpi di slogan. Non basta – commentano -: serve che alle parole facciano seguito i fatti. È incomprensibile che per noi lavoratori non si trovi una risoluzione davvero definitiva. Sembra manchi la volontà e la coesione per fronteggiare un simile dramma che coinvolge 530 famiglie”. Il 28 maggio è vicino e i dipendenti TCT sono prossimi alla scadenza degli ammortizzatori sociali, mentre “assistiamo inermi – dicono i rappresentanti del comitato – alla risoluzione in tempi rapidi di analoghe vertenze. Noi siamo in attesa di risposte da quasi 6 mesi ed è davvero incredibile ed incomprensibile come si possa aspettare tutto questo tempo senza fare nulla di davvero concreto e risolutivo”.

Secondo il comitato “Il porto di Taranto non deve morire” “tutto questo è deludente e sconcertante, c’è un silenzio davvero assordante. Siamo sempre più preoccupati, bisogna fare presto il tempo è ormai scaduto. Che fine faremo? Quale futuro occupazionale dobbiamo immaginarci? Ci sono 530 famiglie che aspettano risposte, senza considerare l’indotto che naturalmente soffre di riflesso la stessa nostra situazione”. “Il porto di Taranto non deve morire” chiede un’attenzione maggiore nei loro confronti. Inoltre, annunciano che se non dovessero giungere adeguate risposte i lavoratori si dicono pronti a mobilitarsi e a organizzare altre manifestazioni di protesta. “Noi siamo stanchi, depauperati ed avviliti – conclude il Comitato -. Il lavoro è dignità ma c’è qualcuno che ce la sta calpestando quotidianamente”.

admin

Share
Published by
admin

Recent Posts

Italia 2.0 per quanto concerne il programma militare | Crosetto annuncia novità

L'Italia pensa alla modernizzazione militare. Crosetto scommette su carri armati e forze corazzate. Nuova strategia.…

1 mese ago

Zohran Mamdani, il sindaco che sfida Trump | New York ora ha il suo primo leader musulmano

Un voto che riscrive la storia americana e tutto comincia dalla città New York che…

1 mese ago

Svelato un segreto di famiglia: il manoscritto perduto della famiglia Shakespeare cambia tutto

Il segreto di Stratford. Esiste un manoscritto di cui si ignorava l'esistenza che riscrive la…

1 mese ago

“Grazie nonno!”: ADDIO BOLLO AUTO I Basta che abbia fatto 70 anni e ti cancellano la tua tassa seduta stante

Finalmente una bellissima notizia per gli italiani: potreste dire definitivamente addio al bollo auto… grazie…

1 mese ago

Halloween come evento ha proprio floppato | Quello del 2025 è stato pessimo

Halloween è stato da brividi al botteghino, ma non nel senso che pensate. E' stato…

1 mese ago

“Si riprenda la carta, non accettiamo più i bancomat”: ufficiale, dal 1 Novembre annullati i pagamenti con Carta

Ancora un’importante novità in campo finanziario: presta attenzione, perché potresti vederti rifiutare il bancomat al…

1 mese ago