Cozze di Taranto alla riscossa? Quelle del secondo seno pronte per la Categoria A
Il Meet up 192 “Amici di Beppe Grillo” ritiene, quindi, prioritario e necessario proteggere il primo seno del Mar Piccolo da qualsiasi altra forma di impatto, come anche da interventi di bonifica non adeguati e assolutamente incompatibili con il peculiare ecosistema marino. Infatti l’ecosistema marino presente nel primo seno del Mar Piccolo, è caratterizzato da un’elevata biodiversità e da importanti specie vegetali e animali protette dalla legge italiana e inserite nelle liste della Convenzione di Berna recepita in Italia con legge n. 503 del 05/08/81, della Convenzione di Barcellona recepita in Italia con legge n. 175 del 27/05/99, e della Direttiva Habitat 92/43/CEE recepita in Italia con DPR n. 357 del 08/09/97.
Tra le evidenze, che rendono unico il patrimonio all’elevato valore conservazionistico del primo seno, è necessario citare almeno i consistenti nuclei di Pinna nobilis, e le rilevanti popolazioni di cavallucci marini (Hippocampus guttulatus e Hippocampus hippocampus) costituite da migliaia di individui, tra le più grandi dell’intero Mediterraneo. Alla luce di quanto esposto, il Meet up 192 “Amici di Beppe Grillo” reputa che il risanamento del primo seno non può basarsi perciò su metodologie invasive ma deve tener conto dei fragili equilibri naturali che, nonostante tutto, regolano ancora il ricco mare interno tarantino, considerando altresì che non sono state individuate tutte le fonti di contaminazione ambientale, di cui molte ancora attive e notevolmente inquinanti e devastanti.
Che senso avrebbe ricoprire i sedimenti contaminati con materiale inerte, se nuovi inquinanti continuano ad essere immessi nel Mar Piccolo? Solo dopo aver bloccato le fonti inquinanti, la tecnica di risanamento in situ più compatibile con le caratteristiche ambientali del primo seno, è il Monitored Natural Recovery (MNR) ovvero il Monitoraggio del Recupero Naturale, tecnica che prevede appunto il monitoraggio sul lungo periodo dell’abbattimento dei contaminanti operato dallo stesso ecosistema attraverso numerosi processi biologici e chimico-fisici, che, nel loro insieme, costituiscono la naturale capacità di autodepurazione del mare. La lenta ma efficace degradazione degli inquinanti operata dai processi naturali potrà risanare decenni di incuria umana senza stravolgere ulteriormente l’ecosistema. Il Meet Up 192 “Amici di Beppe Grillo – Taranto” continuerà la sua opera d’informazione, controllo e denuncia perché consapevole che la rinascita di Taranto non potrà esserci senza il recupero e il risanamento naturale del Mar Piccolo, vera icona della città, testimone secolare silente della trasformazione del territorio ma anche esempio di protezione, rigenerazione, rinnovamento, tradizione e bellezza.
Il Meet Up 192 “Amici di Beppe Grillo – Taranto”
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