I rappresentanti dei lavoratori cimiteriali hanno fatto notare che la distanza del cimitero dai parchi minerali è meno di 500 metri. “Occorre riconoscere ai lavoratori del cimitero il lavoro usurante – si legge ancora – anche i lavoratori delle pulizie sono tornati a lamentarsi per la polvere. Stare nel cimitero è diventata una roulette russa. Stai continuamente nell’ansia, avverti un dolore e subito pensi di avere il cancro. C’è una tensione non indifferente. Le dotazioni dateci da più di un anno: tute plastificate, copricalzari, maschera con il filtro, occhiali, guanti ed elmetto sono utili ma ingombranti. Nel periodo estivo non puoi mantenere la maschera per più di qualche decina di minuti, con il caldo ti senti male, non puoi tenerla per mezz’ora altrimenti boccheggi, non respiri. Anche la tuta non la possiamo tenere con il caldo. Vogliamo quindi che la bonifica venga trattata come emergenza”.
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